Nel panorama della moda Alba è una figura eccentrica, non nel senso della stravaganza che a quel mondo è assai familiare. Lo è per la visione umanistica che ispira il suo lavoro e che riverbera negli ambienti in cui vive, perchè disegnare e produrre abiti sono per lui episodi di un racconto allargato che intreccia sentimenti e curiosità esistenziale.
E’ conosciuto internazionalmente per essere stato direttore creativo dei brand Malo e Agnona, e per aver sviluppato operazioni di successo come quella legata al marchio Ballantyne.
Con la stagione 2006/2007 ha inaugurato la linea che porta il suo nome che con una dichiarazione di understatement ha voluto scritto in minuscolo, iniziali comprese.
“La collezione è nata come regalo a mia moglie, mettendo insieme i capi che ritenevo indispensabili in un guardaroba femminile: un cappotto, un peacoat e quattro maglioni.”
Forse esagera a ridurre i numeri dei pezzi, ma certamente all’epoca lo showroom con i suoi 350 metri quadri doveva apparire sovradimensionato per una presentazione che puntava all’essenziale e che rapidamente ha toccato il cuore di molti prestigiosi retailer internazionali.
Le grandi stanze aperte l’una sull’altra sono da allora gli headquarter del marchio e ospitano le due collezioni annuali, uomo e donna: abiti “nati pensando agli amici”, concepiti per starci bene dentro, con dettagli sartoriali, colori autorevoli e un aspetto decontracté frutto di un lavoro che sottrae ogni rigidità e ingessatura anche ai capi più iconici, siano giacche o cappotti.
Tutto nasce in profonda condivisione con la moglie Marilena, grande alleata che rappresenta “una parte femminile a cui do retta”.
Autenticità è una parola che ricorre frequentemente nel vocabolario di Alba, intesa come indicazione per guardare al futuro.
Ad oggi Massimo Alba conta un E-Commerce e sei negozi fisici in Italia localizzati tra Milano, Roma, Courmayeur, Sestri Levante, Forte dei Marmi e, il più recente, a Puntaldia.
Ora che il suo marchio sta raggiungendo una dimensione considerevole le sfide possono farsi più complesse, mantenersi autentici diventa insieme rischioso e stimolante. Ma i suoi abiti parlano chiaro e così gli ambienti in cui vive.
Essere sé stessi, allentare le differenze tra maschile e femminile, cercare piacere e consolazione in ciò che amiamo. Senza paura di essere sentimentali."
Parole di Chiara Dal Canto**